Crollo dei femminicidi nel 2014

Nel primo semestre del 2014 i femminicidi in Italia sono stati 36, secondo dati non ufficiali del Consiglio d’Europa, e 38 secondo la Casa delle donne di Bologna, che invita però alla cautela. Nello stesso periodo del 2013 i femminicidi furono 72.

Su www.redattoresociale.it si può leggere: “Sono 36, secondo dati non ufficiali provenienti da un monitoraggio del Consiglio d’Europa, le donne uccise in Italia per motivi di genere nei primi sei mesi del 2014.

Sebbene anche un solo femminicidio dovrebbe far gridare allo scandalo, se si confronta il dato con le 134 vittime del 2013, la tendenza sembra chiaramente al ribasso.

E lo stesso si può dire se si prende in esame il primo semestre dello scorso anno, periodo in cui i femminicidi sono stati 72. Siamo di fronte a una diminuzione esattamente del 50%”.

La notizia del notevole calo dei femminicidi arriva proprio alla vigilia dell’entrata in vigore della convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne, e dovrebbe essere giudicata molto positivamente.

I dati del Consiglio d’Europa sono sostanzialmente confermati anche dalla Casa delle donne di Bologna, l’associazione che realizza le ricerche prese maggiormente in considerazione in Italia.

Cristina Karadole, della Casa per le donne di Bologna, sostiene che, nel periodo preso in esame, i femminicidi sono stati 38, un dato simile a quello fornito dal Consiglio d’Europa.

Ma Cristina Karadole invita alla cautela. Ha infatti dichiarato: “Noi siamo sempre molto attente a utilizzare dati aggiornati all’ultima ora, perché non c’è il tempo di controllarli, confrontarli e verificarli”.

Io credo che abbia ragione Karadole.

Infatti, non solo relativamente ai femminicidi, ma ogni qualvolta ci si trova di fronte a dati imprevisti ed anche, come nel caso in questione, sorprendenti, essi vanno verificati con attenzione ed inoltre deve essere individuata con ancora maggiore attenzione la loro causa.

Probabilmente, per esprimere giudizi definitivi, occorrerà attendere la fine dell’anno in corso.

Comunque anche se fosse confermata la forte riduzione del numero dei femminicidi, occorrerà ugualmente impegnarsi con forza per contrastare un fenomeno che, almeno negli ultimi anni, è risultato essere in notevole crescita.

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